Le Noise: Il rumore perfetto
5
Da Folco Antonelli
Tra tanti 'grandi vecchi' che continuano a fare musica mostrando solo grande mestiere e nulla più, ce n'è uno che riesce a rinnovarsi riuscendo ad emozionare, emozionare davvero. Questo grande vecchio è Neil Young che in questo Cd ha fatto del rumore chitarristico il cardine del proprio suono. Non è la prima volta però. Evidentemente le vecchie frequentazioni dei Sonic Youth, veri maestri della distorsione, con cui andava in tournée ai tempi di 'Weld' (altro grandissimo Cd rumoristico), gli sono rimaste nel sangue.
Ma veniamo al Cd, zeppo solo di ottime composizioni, dalla prima all'ultima. Potremo soffermarci a cercarne i difetti, dire che 'Love and War' (uno dei due pezzi acustici insieme a 'Peaceful Valley Boulevard') è un po' troppo retorica, ma sarebbe forse l'unico che potremmo trovare.
Solo voce e chitarre, quasi sempre elettriche, distorte, effettate con riverberi e delay (Daniel Lanois ci ha messo del suo) che conferiscono al suono un che di spaziale.
Difficile fare una graduatoria: bellissima l'autobiografica 'Hitchiker', bellissima e struggente l'acustica 'Love and War', bellissima 'Someone 's gonna rescue me', bellissima 'Peaceful valley Boulevard', bellissima la traccia a chiusura del Cd, l'oscura Rumblin'. Bella anche la traccia di apertura dell'album 'Walk with me' e la successiva 'Sign of Love' anche se personalmente preferisco le altre.
Forse solo 'Angry world' è il pezzo un po' più scontato, ma questa è solo una lieve sfumatura che non intacca minimamente il valore dell'album.
Neil Young dimostra in questo CD, oltre alla sua intramontabile classe e comunicativa, anche di sapersi scegliere i collaboratori, in questo caso un 'immenso Daniel Lanois (canadese come lui) a cui Neil Young dedica (quasi) il titolo del disco.
Un disco da avere, da ascoltare fino a consumarlo!