What a feeling!
4
Da leavingtomars
Al primo ascolto colpisce subito la coerenza musicale di questo album, che si allontana nettamente dalle frizzanti macedonie di Midnight Memories e FOUR. Se il terzo e il quarto album trovavano la loro completezza nella varietà e nella volontà di sperimentare diversi sound anche contraddittori tra loro, con Made in the A.M. viene raggiunto un nuovo grado di organicità e compattezza. È un album decisamente più narrativo, si percepisce la volontà dei ragazzi di raccontarsi attraverso uno stile musicale più personale e soprattutto attraverso parole scritte di loro pugno, che toccano picchi di profondità davvero notevoli, nonostante la costante atmosfera leggera e apparentemente spensierata.
Si distingue un caleidoscopio di influenze pop-rock contemporanee, con accenni consapevoli al passato, mentre alcuni pezzi sono il frutto di un rimaneggiamento più maturo di sonorità già sperimentate.
Con Made in the A.M. gli One Direction si assestano nel solco di un pop scoppiettante, armonicamente trasfuso anche nelle ballads più morbide e malinconiche, la cui cristallina semplicità strumentale lascia apprezzare pienamente le loro doti di autori.
Passano senza fatica da un sound aggressivo come quello di Drag me Down, alla dolcezza scarna e pulita di If I could fly, attraversando le note modulate di What a feeling e quelle gioiose in netto contrasto con il testo di History. Se l'assenza di Zayn poteva ancora essere percepita nelle esibizioni live, in cui Harry, Louis, Liam e Niall si sono impegnati a riadattare canzoni pensate per un gruppo di cinque persone con voci decisamente diverse, in questo nuovo album si sono altrettanto applicati per non far sentire alcuna incompletezza: le voci sono così ben armonizzate tra loro da riuscire a sfumare tutti i passaggi e finalmente si valorizzano per le loro doti, senza forzature innaturali, mettendo in luce alcune qualità che prima potevano passare inosservate.
È un album che porta con sé una ventata di freschezza e sicuramente contribuirà a consolidare l'immagine degli One Direction come band decisamente più matura, rispetto al riflesso sbiadito che si è soliti voler appiccicare loro a tutti i costi. Un ottimo lavoro che mi auguro venga promosso a dovere.
