L'amore e la violenza

Ogni paragone con Fantasma sarebbe fuori luogo. Anche perchè loro stessi hanno dichiarato di aver voluto fare un disco deliberatamente più leggero e orecchiabile del capolavoro inarrivabile di quattro anni fa. Adottata questa prospettiva anche L'amore e la violenza può essere considerato un bel disco. I brani più godibili sono quelli più "tranquilli": Lepidoptera, con un stupendo finale di clarinetto; La vita, brano senza fronzoli e strumentato in maniera meno elettronica rispetto agli altri pezzi; Ragazzina, canzone bellissima e persino commovente ispirata a Bianconi dalla nascita di sua figlia. Di ottimo livello anche Il vangelo di Giovanni, Amanda Lear e Betty. Rimane il mistero sul perchè non abbiano inserito nell'album anche Lili Marleen ( magari al posto dell'insipida L'era dell'acquario ), brano che ne avrebbe considerevolmente alzato il livello già comunque buono.

più che oscenamente pop direi che è patinato: inciso per catturare al primo ascolto. Il capolavoro è Lili Marleen (peccato non si trovi nell'album) e le prime cinque canzoni sono assolutamente fantastiche. Un po' noiose lepidoprtera, l'era dell'acquario e ragazzina. Si ascolta molto volentieri e i testi sono pieni di citazioni.

Ok qualche canzone mi piaceva dei vecchi album, ma Amanda Lear mi ha fatto impazzire al primo ascolto. L'album è tra i migliori della musica italiana degli ultimi anni.

Meno ispirato di Fantasma, ma il sound è di una coerenza ipnotica, fino a convincerti che alla fine hanno ragione loro. Ne hanno indovinato un altro. Nel 2017 questa musica andrebbe tutelata come specie in via di estinzione. Ricerca, suono, cantautorato. Se si accodasse qualcun altro a riportare la musica italiana alla condizione di composizione e non di sfilata di froci, sarebbe tutto più bello. Viva i Baustelle, viva la musica italiana.

Ritorno al passato, ai ritmi, alle sonorità e alle tematiche dei primi album ma scadono spesso nel "già sentito". Chi ha amato i mistici e fantasma rimarrà deluso.

Sono un ascoltatore dei Baustelle della prima ora. L'album sembra un'intera espressione di volontà di tornare a La Moda Del Lento. Buono, di gran lunga superiore alla musica italiana odierna ma dai migliori ci si aspetta il meglio. Tanti pezzi di 4 stelle, ma quello che spacca E' La Musica sinfornica, assolutamente stupefacente, elggera, impegnata, ritmica, colorata, una gioia di vivere!!! Ci vediamo il 20 marzo a Milano.

come distinguersi da tutti, da 20 anni

Perfetto mix tra la splendida musica e le voci , già dal primo ascolto ci sono tracce che ti sembra di conoscere !! Ottimi i testi !! Complessivamente splendido lavoro 😀

Guardare al passato per essere un passo avanti a tutti. Echi di Battiato e De Gregori, disco music e rondò veneziano. Un caleidoscopio ammaliante da veri esistenzialisti pop. Che volere di più? Per chi li ascolta da sempre questo album conferma la loro unicità.

I baustelle meritano il nostro denaro